Siamo arrivati alla fine del 2019 e a diciotto minuti dallo scoccare della mezzanotte mi appresto a ringraziare il Signore per le cose belle e quelle brutte che mi ha “regalato” in questi 365 giorni. Innanzitutto grazie per la vita e l’amore, per i fiori, l’aria, il sole, il vento e la pioggia. Grazie per le nuove amicizie, per gli ex colleghi che a dir la verità ogni tanto mi mancano… Grazie per le esperienze che mi ha fatto fare. Grazie per le esperienze dei due pellegrinaggi a Medjugorie con persone veramente speciali (padre Alberto, suor Gisella, don Daniele, Vittorio, Paola, Il mitico Albertino, Jasmine, Elga, Giuliana e Natalino, Mimma, ma soprattutto Diana e Karin. Grazie Signore per aver permesso a Karin di essere presente al pellegrinaggio, un dono per me magnifico. Grazie per la festa per il mio pensionamento. Grazie per quanto mi offre Le Havre, grazie per aver messo sul mio cammino don Noel. Grazie per l’amicizia con Cedric, persona con un grande cuore. Continuo con una preghiera inviatami da Giuliana
Signore,
alla fine di questo anno voglio ringraziarti
per tutto quello che ho ricevuto da te,
grazie per la vita e l’amore,
per i fiori, l’aria e il sole,
per l’allegria e il dolore,
per quello che è stato possibile
e per quello che non ha potuto esserlo.
Ti regalo quanto ho fatto quest’anno:
il lavoro che ho potuto compiere,
le cose che sono passate per le mie mani
e quello che con queste ho potuto costruire.
Ti offro le persone che ho sempre amato,
le nuove amicizie, quelli a me più vicini,
quelli che sono più lontani,
quelli che se ne sono andati,
quelli che mi hanno chiesto una mano
e quelli che ho potuto aiutare,
quelli con cui ho condiviso la vita,
il lavoro, il dolore e l’allegria.
Oggi, Signore, voglio anche chiedere perdono
per il tempo sprecato, per i soldi spesi male,
per le parole inutili e per l’amore disprezzato,
perdono per le opere vuote,
per il lavoro mal fatto,
per il vivere senza entusiasmo
e per la preghiera sempre rimandata,
per tutte le mie dimenticanze e i miei silenzi,
semplicemente… ti chiedo perdono.
Signore Dio, Signore del tempo e dell’eternità,
tuo è l’oggi e il domani, il passato e il futuro, e, all’inizio di un nuovo anno,
io fermo la mia vita davanti al calendario
ancora da inaugurare
e ti offro quei giorni che solo tu sai se arriverò a vivere.
Oggi ti chiedo per me e per i miei la pace e l’allegria,
la forza e la prudenza,
la carità e la saggezza.
Voglio vivere ogni giorno con ottimismo e bontà,
chiudi le mie orecchie a ogni falsità,
le mie labbra alle parole bugiarde ed egoiste
o in grado di ferire,
apri invece il mio essere a tutto quello che è buono,
così che il mio spirito si riempia solo di benedizioni
e le sparga a ogni mio passo.
Riempimi di bontà e allegria
perché quelli che convivono con me
trovino nella mia vita un po’ di te.
Signore, dammi un anno felice
e insegnami e diffondere felicità.
Nel nome di Gesù, amen.
(Arley Tuberqui)
Una cosa ora ti chiedo… fai smettere certi abitanti di Le Havre di sparare i petardi che la Penny è veramente impaurita.
Grazie di tutto Signore. E…. buon anno a tutti che sia sereno e felice.