Post in evidenza

Il mio primo articolo del blog

Sii te stesso; tutti gli altri personaggi hanno già un interprete.

— Oscar Wilde.

Questo è il primo articolo sul mio nuovo blog. Ho appena iniziato a mandare avanti questo nuovo blog, quindi resta sintonizzato per altre informazioni. Abbonati qui sotto per ricevere una notifica quando pubblico nuovi aggiornamenti.

Primo aprile

Sembra uno scherzo, ma finalmente è arrivata la pioggia. Leggera leggera ha iniziato a bagnare il terreno ed i prati sembrano già più verdi. Che bello non sentire più là povere mentre si cammina per strada! Sinceramente penso alle belle passeggiate a Le Havre lungo l’oceano! Quanto mi mancano! E non vedo l’ora di tornare a Parigi per qualche giorno. Penso a Rue du Bac, al Bois de Boulogne, ai piccioni che la Penny voleva rincorrere lungo Avenue de Clichy, ai vari ristoranti etnici. Vorrei tornare a Monparnasse, a Monmartre, al quartiere cinese, al museo della caccia e della natura, quanto vorrei entrare nei bar frequentati da Hemingway ed altri scrittori ed artisti… Purtroppo non potrò più portare la Penny… lei che aveva tutte le sue amiche ed i suoi amici umani tra Rue du Puchet e il Moulin Rouge…

Aggiornamenti 2020 e 2021

Sono due anni che non scrivo più sul blog. Oggi finalmente ho deciso di aggiornarlo rievocando le giornate più importanti.

Allora nell’agosto 2020 è arrivato una nuova entry. Kim un cucciolo di setter inglese che ho acquistato in quanto nipote della Penny. Molto magro ed un po’ strabico. Dopo i primi giorni di antipatia da parte della Penny la situazione è migliorata assai. Così ho organizzato una breve vacanza noi tre a Gubbio. Andata e ritorno in treno e pernottamento al Bosone Palace riuscendo a visitare la cittadina e riuscendo a fare belle passeggiate. Una mezza giornata trascorsa con Giuliana e Natalino che mi hanno consigliato cosa fare nei quattro giorni pieni di vacanza. Prima giornata luoghi classici di don Matteo. In seguito Visita alla Basilica di Sant’Ubaldo e salita al monte Ingino. Discesa e passeggiata al Parco Cocco il polmone verde di Gubbio. Durante le altre giornate sosta alla statua di San Francesco ed il lupo e visita esterna del Duomo e di numerose altre chiese (sempre dall’esterno causa i due animali) e bellissima passeggiata lungo i sentieri del Parco Rangasci. Non sono mancate le visite ai negozi di Claudia e del suo papà a vedere le bellissime ceramiche fatte da loro artigianalmente.

Altra novità il libro scritto in collaborazione con Chiara di Albatros che mi ha tenuta impegnata da ottobre 2020 a aprile maggio 2021. Un libretto piacevole a detta di chi lo ha letto in cui descrivo la mia vita dalla nascita a prima dell’avvento della pandemia.

Il libro “Tra Nuova Zelanda e Polonia racconti di viaggio e di rinascita” edito da Cronos Europa Edizioni è stato poi fatto conoscere in due programmi letterari.

Una nota negativa nel 2021… l’operazione per togliere la milza alla Penny (tumore) con speranza di vita quasi nulla. Ma a distanza di 10 mesi sta bene e fa la sua solita vita. Siamo andate alle Bianche ed ha fermato una femmina di forcello. Alcune volte siamo andate a D’Arno’ e seguiva sempre i sentieri che percorreva quando andava a caccia con Amalia.

Alla fine di agosto 2021 ho partecipato alla 55^ Assemblea dell’UNCZA (Unione Nazionale Caccia Zona Alpi). Sono state premiate le due tesi di laurea (2019 e 2020). Tre giornate veramente piacevoli con persone squisite (ho ritrovato alcuni amici che non vedevo da tempo). Molto commovente, per me, il ricordo di papà e di Amalia da parte di Emanuele Pizzini.

Il primo sabato di settembre siamo andati alle Bianche per ricordare Amalia papà e mamma (eravamo state anche a ferragosto)

A fine dicembre finalmente ho rivisto il mio maestro prof Franco Pedrotti a Pine’. Sempre arzillo ma quasi cieco. Una breve visita al Santuario ed al lago.

Il 2022 iniziato in sordina nonostante la pandemia sia stata “dolorosa” in quel di Tione.

…. Seguono aggiornamenti

CORONAVIRUS OVVERO CONTINUAZIONE DELLA QUARANTENA

La quarantena continua…. la vita continua… i ricordi pure. Le giornate si allungano ed il tempo passa sempre più lento. Per fortuna (o sfortuna dipende dal punto di vista) le giornate sono state piene di sole. Tutto in una volta c’è stata un’esplosione di colori che oltre alla bellezza della natura ha portato una bella dose di allergia ai pollini… Dobbiamo comunque essere in grado di godere di tutte le piccole cose che ci vengono donate e di evitare di lamentarsi continuamente.

Giorni fa leggevo una mail da france.fr relativa al turismo in Francia ed ho trovato alcune ricette molto interessanti. Due mi hanno particolarmente colpito. Una relativa al pain perdu mi ha portato indietro nel tempo quando ero bambina ed una, quella del cuore di cioccolato con il Fondant Chocolat a tempi più recenti.

Ho deciso quindi di deliziarvi un po’ il palato. Quindi posto le due ricette.

Una ricetta semplice e a base di cioccolato… fondente. Delizierà il tuo palato!

Ingredienti

  • 250 gr di cioccolato fondente
  • 176 gr di burro
  • 80 gr di zucchero
  • 5 uova
  • 75 gr di farina

Preparazione

  1. Accendi il forno a 210° e imburra una teglia.
  2. Fondi il cioccolato, spezzettato in precedenza in piccoli pezzetti, insieme al burro o al microonde o a bagnomaria, poi amalgama il composto.
  3. Sbatti le uova con lo zucchero finché non montano e raddoppiano di volume, aggiungi la farina e il composto di cioccolato e burro.
  4. Versa l’intero composto all’interno della teglia (precedentemente imburrata) e fai cuocere per 10 minuti.
  5. Lascia raffreddare e poi taglia la forma in quadrati all’interno della teglia così che non si sformi.

suggerimento

Questo dolce è particolarmente fondente al suo interno, puoi farlo cuocere per altri 6-8 minuti o farlo raffreddare per 24 ore. Il giorno dopo, la consistenza sarà simile a quella del caramello al cioccolato.

Del pane raffermo imbevuto di una miscela di latte, uova e zucchero e poi fatto dorare in padella… Quanta nostalgia nel leggere questa ricetta! Prima o poi devo provarla anche se sono certa che la merenda non sarà così buona come quella che ci facevano la mamma e il papà quando eravamo piccole.


I Francesi non hanno l’esclusività del “Pain perdu” ma il “french toast” si trova nei menu dei più grandi ristoranti del mondo e questo lo rende un vero riferimento ! Allora proviamo la ricetta di Anna , blogger gourmet di Papilles et Pupilles che se ne intende di dolci tipici francesi e per bambini.

Per 6 persone:

  • 400 g di pane raffermo
  • ½ litro di latte
  • 2 uova
  • 150 g di zucchero
  • 25 g de burro (circa)
  • Zucchero vanigliato, zucchero profumato alla cannella, al cardamomo…. quello che preferisci
  • Rhum (facoltativo)

Preparazione

  • Sbattere le uova con il latte zuccherato. Aggiungere eventualmente un cucchiaio di rhum.
  • Immergere ogni tartina nella miscela da entrambi i lati. Fare sciogliere il burro nella padella (non deve essere troppo scuro), fare dorare le tartine e lasciarle cuocere circa 1-2 minuti per parte.
  • Mettere su un piatto e zuccherare da entrambi i lati (zucchero vanigliato, zucchero profumato alla cannella…).

Allora che dire…. provate le due ricette, se possibile assieme ai vostri bambini che sicuramente si divertiranno a trascorrere un po’ di tempo in cucina.

Visto che la quarantena proseguirà ancora per diverso tempo vi aggiornerò sia in campo culinario che in campo turistico e culturale.

Tempus fugit…. purtroppo lentamente

Sono diversi giorni ormai che non aggiorno il blog. La nostalgia della Normandia, di Le Havre in particolare, è sempre tanta, specialmente se penso che a fine ,mese sarei dovuta partire.

Purtroppo il coronavirus ha bloccato tutto e rimandato “a data da destinarsi”. Come pure rimandati sono il pellegrinaggio a Medjugorie (a dir la verità oggi saremmo dovuti rientrare ) e la gita al Sacro Monte a Varallo.

Così si rimane in casa a sognare momenti migliori in cui potremo riappropriarci della nostra libertà, quella libertà di uscire, di incontrare amici ed amiche, quella libertà di effettuare viaggi (anche il solo andare a Trento per incontrare Salvatore, a Delia e il Fernando oppure a Bolzano a fare due chiacchiere con la Diana, la Giuliana, la Ginette e soprattutto la Sabina (dovevamo incontrarci anche per pregare con i monastero wi-fi).

Da cittadina consapevole e rispettosa delle regole esco solamente per portare a passeggio la Penny, per fare la spesa una volta in settimana e per le commissioni urgenti (tipo recarsi in farmacia ad acquistare farmaci da spedire ad Andrea a Le Havre) ed utilizzo il tempo facendo varie cose (oggi per esempio ho dato una pulita ai vetri che continuavo a rimandare e che volevo fare dopo che il figlio della Diana m avrebbe imbiancato casa).

Mi viene sempre in mene l’affermazione del papà “Siamo nelle mani di Dio” ed è proprio vero secondo me. Così parte del tempo viene destinato alla preghiera, all’ascolto della Santa Messa, dei rosari (uno quello recitato dal prof. Marco Invernizzi per conto di Alleanza Cattolica), ai messaggi di don Celestino.

Stamattina mi è piaciuta tantissimo l’omelia di papa Francesco sul ritorno al Padre e bellissimo per me il ricordo di quando era ragazzino a Buenos Aires della canzone di Carlo Buti “torna piccina mia, torna dal tuo papà” che da piccole ci cantava sempre il papà e devo dire che qualche lacrima mi è scesa.

Altra affermazione di papà era “La speranza è l’unica a morire”. Quindi siamo speranzosi, la situazione migliorerà. La nostra economia sarà a pezzi purtroppo ma potremo finalmente essere liberi di uscire, di correre, di ritrovare dopo mesi le persone care e le amicizie.

TEMPUS FUGIT…. 1/2020

Da circa due mesi non aggiorno il blog. Un insieme di circostanze, prima di tutte la pigrizia, han fatto in modo che lo lasciassi fermo, con a giorni grande rammarico. Oggi mi sono decisa a “prendere in mano” in portatile ed a scrivere qualche notizia.

Innanzitutto mi manca molto la Normandia e Le Havre. Mi mancano le lunghe passeggiate sulla promenade che so ha subito gravi danni per la tempesta. Ma altrettanto mi mancano i contatti quotidiani con le persone che incontravo, in particolare i gestori de Lateras, sempre disponibili, accoglienti e sorridenti.

Ci sono state alcune novità però in questi due mesi.

Innanzitutto la pubblicazione dell’articolo sul vero BARBARUGGINE sulla rivista Caccia Alpina scritto dal dottor Umberto Zamboni che ha ricosso pareri favorevoli da parte di noi familiari e anche dagli amici di papà.

La premiazione della tesi di laurea si sta avvicinando, mancano ancora alcuni mesi, l’evento sarà a Macugnaga il 27 giugno pomeriggio, in occasione del Congresso dell’UNCZA (Unione Cacciatori Zona Alpi). Chissà cosa penseranno papà ed Amalia.

Sono sempre più consapevole che l’aver deciso di sponsorizzare la premiazione di una tesi di laurea nei campi della biologia, etologia e gestione della fauna selvatica alpina e nell’ambito dei temi riguardanti la storia e l’evoluzione dell’attività venatoria, riferiti all’arco alpino italiano è un valido motivo per ricordare l’attività di papà e quella di Amalia.

Già in occasione del Congresso UNCZA 2017 tenutosi a Madonna di Campiglio si erano iniziate a gettare le basi con il Presidente e con il Segretario dell’UNCZA, associazione di cui ho una grande fiducia specie per alcuni studiosi ( in particolare Sandro Flaim, Mauro Bortolotti, Silvano Toso, Franco Perco, Ettore Zanon, Bruno Vigna e non da ultimo Bruno Campagnoli amico di lunga data). Durante il 2019 si è riusciti a ufficializzare la cosa.

Quindi aspettiamo con ansia l’ultimo fine settimana di giugno con l’occasione anche di conoscere la zona di Macugnaga e magari riuscire a vedere qualche pernice bianca o per lo meno qualche animale selvatico.

Altra novità l’aiuto nell’organizzazione dell’evento delle Pedrotti days dal 18 al 21 giugno a Bissina (alta Valle di Daone) che vedrà la presenza di vari botanici anche dall’estero.

E’ sempre attiva la speranza che il corona virus ci abbandoni in fretta e che non continui a creare nuove apprensioni.

Avevo in programma il solito pellegrinaggio di metà marzo in Bosnia Erzegovina , ma a causa del corona virus è stato cancellato… vedremo se sarà possibile partecipare a fine aprile oppure a fine settembre.

Che ho fatto in questi quasi tre mesi lontana da Le Havre? Passeggiate più brevi con la Penny, qualche pomeriggio al Boomerang, alcune visite per trovare gli ex colleghi in Comunità delle Giudicarie.

Una serata a Bolzano a sentire la carissima amica Costanza (Miriano) con sala piena sia di nonni che genitori che ragazzi . Una serata veramente bella anche per l’incontro con altre care amiche Sabina, Diana e Ginette.

Qualche discesa in quel di Trento per incontri naturalistici, tra cui la visita a Franceso e Dodi Borzaga con cui abbiamo ricordato i tempi passati (tempus fugit…).

Sempre interessante l’incontro con il mio Maestro…. peccato il tempo trascorra troppo velocemente. Ottima la serata e la cena con lui, Edmir e Salvatore Ferrari a Isera alla Casa del Vino della Vallagarina (quanto ottimo vino abbiamo bevuto!).

Non da ultimo è da ricordare la giornata trascorsa venerdì a Bolzano. Una bella rimpatriata con Sabina, Giuliana e Diana…. dovremmo trovarci più spesso!

Preso atto che, anche da pensionata, il tempo trascorre velocissimo non lasciandomi momenti di noia ci risentiamo presto con altre notizie nella speranza di riuscire a tornare presto nella bellissima Le Havre.

Te deum

Siamo arrivati alla fine del 2019 e a diciotto minuti dallo scoccare della mezzanotte mi appresto a ringraziare il Signore per le cose belle e quelle brutte che mi ha “regalato” in questi 365 giorni. Innanzitutto grazie per la vita e l’amore, per i fiori, l’aria, il sole, il vento e la pioggia. Grazie per le nuove amicizie, per gli ex colleghi che a dir la verità ogni tanto mi mancano… Grazie per le esperienze che mi ha fatto fare. Grazie per le esperienze dei due pellegrinaggi a Medjugorie con persone veramente speciali (padre Alberto, suor Gisella, don Daniele, Vittorio, Paola, Il mitico Albertino, Jasmine, Elga, Giuliana e Natalino, Mimma, ma soprattutto Diana e Karin. Grazie Signore per aver permesso a Karin di essere presente al pellegrinaggio, un dono per me magnifico. Grazie per la festa per il mio pensionamento. Grazie per quanto mi offre Le Havre, grazie per aver messo sul mio cammino don Noel. Grazie per l’amicizia con Cedric, persona con un grande cuore. Continuo con una preghiera inviatami da Giuliana

Signore,
alla fine di questo anno voglio ringraziarti
per tutto quello che ho ricevuto da te,
grazie per la vita e l’amore,
per i fiori, l’aria e il sole,
per l’allegria e il dolore,
per quello che è stato possibile
e per quello che non ha potuto esserlo.

Ti regalo quanto ho fatto quest’anno:
il lavoro che ho potuto compiere,
le cose che sono passate per le mie mani
e quello che con queste ho potuto costruire.

Ti offro le persone che ho sempre amato,
le nuove amicizie, quelli a me più vicini,
quelli che sono più lontani,
quelli che se ne sono andati,
quelli che mi hanno chiesto una mano
e quelli che ho potuto aiutare,
quelli con cui ho condiviso la vita,
il lavoro, il dolore e l’allegria.

Oggi, Signore, voglio anche chiedere perdono
per il tempo sprecato, per i soldi spesi male,
per le parole inutili e per l’amore disprezzato,
perdono per le opere vuote,
per il lavoro mal fatto,
per il vivere senza entusiasmo
e per la preghiera sempre rimandata,
per tutte le mie dimenticanze e i miei silenzi,
semplicemente… ti chiedo perdono.

Signore Dio, Signore del tempo e dell’eternità,
tuo è l’oggi e il domani, il passato e il futuro, e, all’inizio di un nuovo anno,
io fermo la mia vita davanti al calendario
ancora da inaugurare
e ti offro quei giorni che solo tu sai se arriverò a vivere.

Oggi ti chiedo per me e per i miei la pace e l’allegria,
la forza e la prudenza,
la carità e la saggezza.

Voglio vivere ogni giorno con ottimismo e bontà,
chiudi le mie orecchie a ogni falsità,
le mie labbra alle parole bugiarde ed egoiste
o in grado di ferire,
apri invece il mio essere a tutto quello che è buono,
così che il mio spirito si riempia solo di benedizioni
e le sparga a ogni mio passo.

Riempimi di bontà e allegria
perché quelli che convivono con me
trovino nella mia vita un po’ di te.

Signore, dammi un anno felice
e insegnami e diffondere felicità.

Nel nome di Gesù, amen.

(Arley Tuberqui)

Una cosa ora ti chiedo… fai smettere certi abitanti di Le Havre di sparare i petardi che la Penny è veramente impaurita.

Grazie di tutto Signore. E…. buon anno a tutti che sia sereno e felice.

20 dicembre 2019

A volte le feste che arrivano portano tanta malinconia…..Tu eri la Tenerezza fatta uomo…..con te il Natale era speciale….
Mi manchi ……..forse non è malinconia……è amore ! Babbino mio….se l’amor potesse far miracoli vorrei tornare bambina accanto a te!

Cara Amalia, sono tre anni e mezzo che sei andata in cielo. E ogni giorno che passa manchi sempre di più. È dalla festa della Immacolata che penso a te. Ti ricordi, mancavano pochi giorni al tuo compleanno ed erano venuti a trovarci il Luciano e la Anna. Era la vigilia dell’Immacolata. Il Luciano veniva sempre la vigilia per farci gli auguri di Natale. Ricordo come fosse oggi quando quella sera ti chiamava “Amalia Saiani” perché gli avevi detto che compivi sei anni dopo qualche giorno. Quella sera a cena avevi detto che il giorno successivo era l’Immacolata. Ed il Luciano ti diceva non Immacolata ma Maculata…. e ti aveva pure convinto. Ti ricordi poi le risate quando la nostra memoria ritornava a quella sera? Oggi su fb una amica virtuale con tante cose in comune con noi (stranamente i nostri genitori si assomigliavano…e poi la sua mamma come Famiglia aveva l’Alzheimer) ha scritto questo post

“A volte le feste che arrivano portano tanta malinconia…..Tu eri la Tenerezza fatta uomo…..con te il Natale era speciale….
Mi manchi ……..forse non è malinconia……è amore ! Babbino mio….se l’amor potesse far miracoli vorrei tornare bambina accanto a te”

Ecco ho fatto mio lo scritto… Il papà era il nostro Eroe! E pensando alle feste che arrivano la malinconia mi assale. Oggi sono stata sulla spiaggia con la Penny… era triste pure lei. Pur avendo paura dell’acqua cercava di raccogliere conchiglie che poi sotterrava e non ritrovava più. Auguri Amalia! Sicuramente sarai lassù con tutti i nostri cari familiari ed amici. E trascorrerai con loro questo giorno e il Santo Natale. Quindi … auguri doppi. So che sei sempre tra noi, che ci guidi e ci sostieni.

E

Un lunedì a Le Havre

Questa mattina solito giretto fino al Bout di Monde. La forza delle onde di venerdì è sabato hanno un po’ cambiato fisionomia al luogo. C’è sempre la bellissima statua (mi sembra papà da giovane con l’Amalia sulla schiena) ma intorno … un disastro. Sassi anche grossi che non ci sono più e non c’è più nemmeno il tronco con la scritta Bout di Monde. A mezzogiorno il ritorno a casa sotto una pioggerella sottile. Il tempo di fare la spesa e di riscaldare la polenta di patate e lo spezzatino cucinati ieri che subito era pomeriggio. Quotidiano giretto in centro con la mia guardia del corpo e rientro, tanto per cambiare, sotto la pioggia. Pensare che ieri era una così bella giornata! Poi un salto al negozio della Gant (bellissimo abbigliamento maschile) per acquistare il regalo per il figliolo … una semplice polo ma veramente carina. Un’occhiata ai negozi che pur essendo lunedì sono aperti per comperare i regali per le prossime festività e solito caffè al bar vicino il Diplomat. In seguito uscita con guardia del corpo fino al Volcan e sosta alla Maison du Savon de Mairselle per prendere qualche pensierino. Un negozio molto fornito con diverse varietà di sapone di Marsiglia più o meno profumato e diversi altri prodotti tra cui delle spugne naturali che la Penny voleva mangiare…. il rientro a casa sotto una pioggia incessante e con grande traffico di automobili . Dimenticavo…. questa mattina ero assai demoralizzata… con il vento anche di giorni scorsi le vicinanze della spiaggia e fino al Bout erano piene di immondizia. Pezzi di reti da pesca, pezzi di borse e teli di plastica, ferri vari, copertoni… insomma una schifezza. Chi fosse interessato può vedere le foto scattare questa mattina sia sulla mia pagina di fb (stesso nome del blog) oppure su Instagram. Buona serata a tutti

Quotidianità – Un sabato a Le Havre

E’ da qualche giorno che non scrivo. Tra l’altro ho aperto la pagina fb “Tione, Parigi, Le Havre andata e ritorno” dove ho inserito diverse fotografie relative alla mia vita quotidiana qui a Le Havre. Quotidianamente facciamo la solita passeggiata Fino al Bout di Monde anche se sono due echeggiare essendo l’Atlantico molto mosso arriviamo (Penny ed io) solamente fino alle ultime case di Sainte Adresse. Ieri pomeriggio sono stata alla Librairie La Galerne per la signature del libro per jeunesse “Amiversaire” di Natalie Minne, una scrittrice di libri per bambini tradotti anche in Italia. L’appuntamento era dalle 15 alle 18 così sono uscita di casa per arrivare in tempo alla Galerne per acquistare il libro. Diverse le persone erano alle casse . Trovato il libro e andando verso le casse per pagare il mio sguardo è caduto su Lettres du Pere Noel di Tolkien. Preso anche quello e pagato ho deciso di bere un caffè alla caffetteria della libreria anche perché ero in anticipo. Guardandomi in giro ho visto dove Nathalie Minne autografava i suoi libri. Ho aspettato il mio turno, in realtà ben pochi minuti avendo davanti a me solo una persona. Che dire Nathalie è una cara persona. Dicendole che avevo preso il libro per me in quanto essendo italiana vorrei leggere libri per bambini in quanto ho imparato quel po’ di francese che so durante i frequenti viaggi prima a Parigi e poi qui a Le Havre mi ha detto che parla un po’ in italiano e che alcuni dei suoi libri sono tradotti nella nostra lingua. Ecco! Guardando le copertine mi sono ricordata di averli visti alla Giunti di Trento ed alla Zanichelli alla stazione di Verona Porta Nuova. Autografato il libro ci siamo salutate come due vecchie e buone amiche e son tornata a casa. In seguito una passeggiata con Andrea e Penny visto che il tempo era bello, stranamente senza pioggia e senza vento. Alla sera poi solito giretto in centro con Penny . Aria natalizia e luminarie varie, ristoranti abbastanza pieni e qualche persona in più passeggiare e osservare le vetrine illuminate a giorno.